Il Pizzomunno
E’ uno dei tre emblemi di Vieste, insieme al faro e al Castello. Si trova all’inizio della spiaggia Castello, già notato in un’altra descrizione. Il Pizzomunno consta di un blocco di roccia a forma di guglia, che l’erosione del vento e del mare ha staccato dal resto dell’altura alle sue spalle. Il nome lo prende un po’ dalla lingua italiana, dove pizzo vuol dire “punta di terra nel mare”, e un po’dal nostro dialetto, dove munno significa mondo. Dunque, punta del mondo nel mare.
Una bella similitudine cominciato ad usarsi chi sa quando, nella quale c’è del vero, perché, fatte le debite proporzioni, sulla costa adriatica italiana, Vieste è la punta estrema, la più avanzata nel mare.
La leggenda de il Pizzomunno
Riguardo al nome, c’è poi chi preferisce un’altra spiegazione, connessa ad una leggenda. Le sirene, gelose della felicità di una sposina, il giorno delle nozze la rapirono e la trascinarono giù tra i gorghi, nella loro dimora sottomarina, lasciando solo e sconsolato il promesso sposo di nome Pizzomunno, presso quella roccia piramidale. Nei giorni e negli anni che seguirono, detta roccia, fino ad allora anonima, si rivestì del nome di quel giovane vicino. Le sirene, per non essere del tutto cattive, una volta all’anno (qualcuno dice ogni cento anni) concedono alla ragazza, conservatasi giovane e fedele, una notte d’amore con l’uomo della sua passione. Nella notte più serena dell’estate, quando sulla spiaggia non c’è più anima
viva, la sposa rapita, accompagnata da una sirena guardiana, emerge accanto al sasso il Pizzomunno, dove l’attende il caro suo bene, e insieme, dopo un anno o un secolo di attesa, vivono oltre i sensi l’incanto dell’amore eterno
Oggi la roccia de il Pizzomunno rappresenta uno dei simboli di Vieste più conosciuti nel mondo, insieme anche all’ architiello di san Felice, situato a circa 7 da Vieste.